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Folkest 2025: il festival curioso del mondo

La 47ª edizione di Folkest si conferma un punto di riferimento per la musica folk internazionale, con un programma che unisce concerti, incontri, documentari e seminari, portando la cultura musicale in oltre trenta comuni del Friuli Venezia Giulia. Sotto la direzione artistica di Andrea Del Favero, il festival si presenta ancora una volta come “curioso del mondo”, in un’edizione che celebra il suono come strumento di incontro tra le culture.

Un inizio tra omaggi e tradizione

Si parte il 30 maggio da Cervignano del Friuli con un concerto dedicato alle musiche di David Crosby, in collaborazione con Guitar International. Segue la tradizionale “Fieste da Sedon” (1° giugno) al castello di Ragogna, appuntamento fisso per gli artisti folk friulani. L’8 giugno, alla Cantina Tavagnacco, spazio a due formazioni simbolo della scena popolare contemporanea: Cinque uomini sulla cassa del morto e Capitano tutte a noi. Dal 12 giugno prende avvio la sezione itinerante “Folkest sul Territorio”, che porta la musica in luoghi storici e suggestivi del Friuli. Tra le tappe: Gemona, Cividale, Pordenone, Tolmezzo, Udine e Clauzetto. Artisti italiani e internazionali daranno vita a concerti che spaziano dalla tradizione pugliese e calabrese, fino alle sonorità balcaniche e scandinave. Dal 3 al 6 luglio San Daniele diventa la capitale del folk europeo con giornate dense di concerti, seminari, incontri con operatori di settore, workshop, proiezioni e presentazioni editoriali. Tra gli appuntamenti più attesi: la prima nazionale di Yiddish Blues con Moni Ovadia, Joachim Cooder (figlio del leggendario Ry Cooder), e il concerto della slovena Kiki, in collaborazione con il festival Nei Suoni dei Luoghi.

Eventi speciali e grandi nomi

L’estate musicale prosegue con i Tazenda, in doppia data (14 e 27 giugno), le Orme (29 giugno), Michele Gazich e Giovanna Famulari a Clauzetto e i 99 Posse a Udine il 21 luglio. La chiusura il 27 luglio sarà affidata a Giua & Riccardo Tesi. Non mancherà la consegna del Premio Folkest – Una vita per la musica, riconoscimento a una carriera artistica d’eccellenza.
Giunto alla 21ª edizione, il Premio Cesa seleziona sei proposte emergenti italiane che si sfideranno sul palco di Folkest 2025. Come lo scorso anno, ai finalisti viene chiesto di musicare una poesia del friulano Federico Tavan, in collaborazione con Morganti Editori. Un modo per coniugare radici culturali e sperimentazione musicale.

Folkest Showcase: le nuove voci d’Europa

Grazie alla collaborazione con la piattaforma UpBeat dell’Unione Europea, i Folkest Showcase porteranno a San Daniele artisti emergenti da tutta Europa. Tra i nomi internazionali: Lyre’n’Rhapsody (Grecia), Nora Gharyéni(Tunisia), Phønix (Danimarca), Asteria (Portogallo) e i friulani Crotz ta Palûd.
Non solo musica: Folkest dedica spazio anche alla settima arte, con due progetti filmici: il primo, girato da Patrik Larralde e finanziato dal Ministero della Cultura Francese, è dedicato alle minoranze etniche della Mitteleuropa ed è stato girato in buona parte a San Daniele. Il secondo parla di donne, delle donne di Casso e di una storia di gente comune che resiste e continua con grandi sforzi a tener vivo un paese: ideato da Giuseppina Casarin e girato da Maurizio Callegaro, Il mio canto è memoria è stato prodotto dall’Ass. musicale Gottardo Tomat e dalla Società Filologica Friulana. Prosegue inoltre la valorizzazione degli archivi RAI, con Elisabetta Malantrucco, Marco Salvadori e Claudio Agostoni, in dialogo sul patrimonio sonoro legato a Pier Paolo Pasolini.
Tra i percorsi formativi spiccano i workshop di danza tradizionale con LarreAlde Band e La Paranza Mediterranea, oltre al laboratorio di vocalità mediterranea condotto da Elena Ledda. A supporto dei musicisti emergenti, Valentina Zanelli proporrà un percorso online su progettazione culturale, visibilità e strategie di finanziamento.

Odmevi/Echi: dialogo tra colto e popolare

A partire da metà agosto, il progetto “Odmevi/Echi” unisce musica popolare e musica classica, con eventi nelle Valli della Slavia Friulana. Un ponte tra culture e un’occasione per valorizzare territori spesso marginalizzati, in vista di GO! 2025 – Gorizia e Nova Gorica Capitale Europea della Cultura.
Folkest conferma la propria anima “green” con un importante passo avanti: impianti audio e luci alimentati interamente a batteria, una rivoluzione tecnologica a basso impatto ambientale. La sostenibilità si intreccia così alla qualità artistica e all’innovazione, in un modello che guarda al futuro della produzione culturale.

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